martedì 27 ottobre 2015

Editoriale n° 11: Caschi Blu della cultura, dobbiamo esserne felici?


Settimana scorsa l'Unesco ha detto sì ai Caschi Blu della cultura. La notizia ha avuto enorme eco in Italia visto che la proposta è partita proprio dal Bel Paese, e saranno soprattutto Carabinieri a farne parte, coadiuvati da esperti.

Dopo le distruzioni che ha subito il sito di Palmira da parte dell'ISIS, la formazione di un corpo specializzato che protegga e incentivi la protezione della cultura nel mondo fa ben sperare. Eppure qualche dubbio sorge spontaneo.

Basta una brevissima ricerca su Google per essere sommersi da articoli sugli abusi dei Caschi blu (qui, qui, qui e qui, scegliendo solo i primi della lista) per capire che gli UNPROFOR, le forze di peacekeeping formate nel 1992 per creare situazioni di pace in Jugoslavia, meglio conosciuti come Caschi Blu, hanno fatto tutt'altro che proteggere.

Qualche domanda la si deve porre: anche i Caschi Blu della cultura faranno abuso del loro potere? E che tipo di abuso? Approfitteranno della situazione per un furto legalizzato stile Napoleone? Oppure faranno davvero il loro dovere e gli italiani saranno allora veramente fieri di aver proposto un corpo specializzato così in gamba?

Domande che non tarderanno a trovare una risposta. Per ora rallegriamoci, perché questa notizia ha anche un altro valore: qualunque siano gli scopi, la cultura è stata riconosciuta come un bene da difendere.

- Ruel

Nessun commento:

Posta un commento