domenica 7 febbraio 2016

Editoriale n°17: Roosh V e la legalizzazione dello stupro

In questo mondo siamo più di sette miliardi di persone. Oggi voglio parlarvi di una in particolare, ovvero Daryush Valizadeh, aka Roosh V. In questi ultimi giorni si è sentito parlare di lui sui social network e su diversi siti e molti, come me, probabilmente lo conoscono già da tempo. I più fortunati, invece, non ne avranno mai sentito parlare. Ma non temete, rimedierò a questa mancanza.

Americano trentaseienne, Roosh V è “scrittore” e “blogger”, oltre che apertamente anti femminista, anti semita e promotore della legalizzazione dello stupro. In luogo privato, però.  Proprio così; la sua serie “Bang” viene pubblicizzata da lui stesso come una guida per “dormire con tonnellate di donne”. Un modo per occultare ciò che realmente costituisce il messaggio dei suoi ben 15 libri, ovvero come adescare una donna, stuprarla e farla franca. C'è chi si batte per la sensibilizzazione e la prevenzione del problema e chi ne chiede il riconoscimento giuridico. Vi sembro brutale? Le sue parole lo sono di più.
“Mentre tornavo a casa, ho capito quanto lei fosse ubriaca. In America, fare sesso con lei sarebbe stato uno stupro, dal momento che lei, legalmente, non era in grado di dare il suo consenso. Non aiuterebbe il fatto che io ero sobrio, ma non posso dire che mi interessasse o che abbia addirittura esitato. Non razionalizzo le mie azioni, fare sesso è ciò che faccio.” –Bang Iceland
Scatta la petizione su Change.org, un anno fa, per chiedere al CEO di Amazon di fermare immediatamente la vendita dei libri di Roosh V, disponibili a pochi euro e a portata di tutti. Una petizione che racchiude in sé anche la condanna alla campagna condotta dallo steso Daryush per rendere lo stupro legale se avviene in una casa privata, perché la colpa non è degli uomini, no, ma delle donne, colpevoli di “seguire strani sconosciuti nelle loro case”. E, inoltre, se venisse accolta la geniale proposta che, a detta dello stesso, è l’unica soluzione per fermare le violenze sessuali, “molti meno uomini sarebbero ingiustamente incarcerati”. Porre fine allo stupro rendendolo legale: come abbiamo fatto a non pensarci prima!

Se le firme raccolte sono moltissime, troppi, e preoccupanti, sono i “seguaci”. Sul suo canale Youtube si contano 19.000 followers, su Twitter ne ha più di 20.000, ha diversi blog in cui si dichiara apertamente “maschilista, ma non stupratore” e in cui si può accedere a giochi per “scoprire la verità sulle donne”. Scorrendo sul suo blog personale, che ha quasi le sembianze di un diario in cui dare sfogo alle proprie frustrazioni e idee discutibili, si incappa in un vero e proprio elenco di regole che sono alla base del neomaschilismo: “il testosterone è la causa biologica della mascolinità. I cambiamenti ambientali che riducono la concentrazione di ormone nell’uomo li renderanno più deboli ed effemminati” e ancora “l’eliminazione delle tradizionali regole sessuali e la promozione di illimitate scelte di accoppiamento per la donna incrementano la promiscuità e altri comportamenti negativi che bloccano la formazione della famiglia”.

Se tutto questo vi sembra assurdo, sappiate che c’è dell’altro. Una serie di incontri avrebbe dovuto aver luogo il 6 Febbraio in 43 diverse nazioni nel mondo, tre in Italia. 165 località del tutto segrete in cui si sarebbero radunati esclusivamente uomini, neomaschilisti, per l’ “International ROK (Return of Kings, sito ufficiale di Roosh V, ndr) Meetup Day”, giornata in cui lo stesso Roosh avrebbe spiegato ai suoi discepoli come far propria una donna senza preoccuparsi del consenso. Un vero e proprio indottrinamento. Tra le istruzioni per accedere al meetup, rigorosamente riservato a uomini eterosessuali, si possono leggere velate minacce nel caso in cui una donna si introduca al raduno: filmarla, estrarre un fotogramma e inviarlo a Roosh V, in modo da poterla identificare.

Teewt di Roosh V 

È di nuovo corsa alle petizioni per allertare le forze dell’ordine: sono partite denunce da parte di politici, Roosh V è stato bandito dall’Australia, i raduni sono stati cancellati o, meglio, rimandati, a data e luogo da destinarsi, perché al momento non può garantire sicurezza e privacy agli uomini che abbiano intenzione di aderire ad uno dei meetup. Si è recato a casa della madre, dove probabilmente vive lui stesso, e si è rivolto alla polizia a seguito delle minacce di morte ricevute.
 
Questo è Daryush Valizadeh, il dibattito è aperto: convinto sostenitore delle sue teorie, uomo dalla vita sentimentale devastata da insuperabili delusioni d’amore o semplice strategia di marketing (considerate la moltiplicazione di visualizzazioni nel sito e nel canale Youtube e le ultime dichiarazioni secondo cui la teoria della legalizzazione dello stupro è stata solo una provocazione satirica)?
Al di là dei facili, sprezzanti commenti che ho personalmente rivolto al signore in questione, con tanto di firma di entrambe le petizioni, ciò che mi fa riflettere è il seguito che è riuscito a crearsi: esistono davvero tutti questi uomini con le sue stesse, estreme idee, legate a una concezione patriarcale della famiglia e al ruolo della donna come mero strumento per creare un nucleo familiare? Esiste ancora gente che ritenga le vittime di stupro carnefici perché “se la sono cercata”? Sì, esistono.

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- Sher

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