Ciao
Nitrus, parlaci di te!
Ciao ragazzi, innanzitutto è un
piacere per me! Il mio nome è Manuel, ho 25 anni e vivo a Roma. Beh, su di me
non ho molto da dire, sono un ragazzo come tanti, cresciuto con i ragazzi del
quartiere, ho due fratelli più grandi di me e una passione fottuta per la
musica. Già da piccolo giravo sempre con le cuffie nelle orecchie: quando ero
in viaggio con i miei, sull’autobus per andare a scuola, durante l’orario
scolastico per sviare le lezioni (ride, ndr)…
Ovunque, a volte uscivo solamente per fare due passi con le cuffie ficcate
nelle orecchie per proiettarmi mentalmente altrove, con la mia musica, lontano
dai problemi e dal traffico della città. Ciò però non vuol dire che fossi il
tipico ragazzo isolato, anzi, ero sempre in giro con gli amici, come si faceva
una volta, e si trascorrevano le giornate in strada a giocare a pallone o a
metterci in qualche casino; avevamo poco ma eravamo molto felici. Darei un braccio
per rivivere quei tempi che ricordo con malinconia, oggi invece i tempi sono
totalmente cambiati, tutto sembra essere diventato così sintetico e freddo, la
gente vive sui social rinchiusa in casa fottuta dalle proprie paure
condividendo le proprie emozioni tramite uno schermo; si è perso il concetto
dello stare insieme, di condividere le giornate per quelle che erano, o magari
semplicemente si cresce e si ha un’altra percezione della vita. Così crescendo
mi sono rifugiato nella musica, è stato praticamente il mio bastone che mi ha
accompagnato alla vecchiaia!
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"Nitrologia" |
È
appena uscito il tuo nuovo album. Il brano Nitrus
el Gringo - Nitrologia già ci dice molto e ci introduce al tuo mondo, ma raccontaci
come è nata l’idea.

Il titolo nasce dalla fusione del mio soprannome Nitrus & la parola “Logia”, logica: così è nato il nome di Nitrologia, praticamente la logica di Nitrus, un viaggio nel mio universo parallelo. Da qui anche il nome dell’album; ho incentrato l’intero disco su questo tema, dando un ordine preciso alla tracklist. Ascoltando l’album infatti c’è un’introduzione in questo mondo parallelo e allo stesso tempo un viaggio dentro di esso, passando da argomenti più astratti, fino alla mia visione del mondo di oggi. Praticamente ho cercato di creare una sorta di Trip, inserendo messaggi nelle tracce sulla società in cui viviamo, sull’omologazione, passando al controllo sociale di cui siamo schiavi senza rendercene conto. Chi riuscirà a cogliere il messaggio lasciato nei testi sarà un fan genuino, poi c’è chi si ferma alla superficialità del ritornello orecchiabile o al fatto che sono pezzi non commerciali, ma quello è un parere che neanche mi interessa; per quel genere di musica ci sono tonnellate di artisti mossi da etichette discografiche che fanno il loro bel lavoro smuovendo la giostra del soldo. Come cito in Carta straccia:
“lo faccio per me perché nessuno è più in grado d’ascoltare, meglio carta senza prezzo che un pezzo commerciale”.
Tornando al pezzo di Nitrologia sono completamente soddisfatto del lavoro che abbiamo tirato fuori: il tappeto musicale è di SoulCypher; è molto spettrale e rende bene l’idea, invece Dj Muf ha completato l’opera inserendo dei cut sul ritornello e completando così il pezzo.
Per rendere ancor meglio l’idea sulla traccia sto lavorando anche al video: l’idea è quella di riprodurre materialmente quel mondo così che oltre a narrarlo nel pezzo si ha anche un impatto visivo di quello che racconto, il tutto sarà rappresentato anche in fumetti disegnati da Mr.Wolf di cui già ho visto alcuni Sketch e posso dire che ha centrato appieno l’idea.
Il
brano Equilibrio Precario recita: “la senti questa musica? È musica di rivolta”.
Cos’è per te la musica?
Per me la musica è tutto e
appunto per questo deve trasmettere emozioni. A prescindere dal genere che fai,
per come la vedo io, puoi fare musica classica o punk rock, non conta il genere
musicale che porti avanti, ma quello che trasmetti alla gente. Devi trasmettere
emozioni, nel migliore dei casi sentimenti veri a chi ascolta, sennò la musica
muore.
Quanto
è difficile fare musica, oggi? Perché?

L’album
è “contaminato” da dialoghi. Perché questa scelta?
Si nota, all’ascolto, una vena
polemica nei confronti della società attuale. Un po’ troppo pessimista?
Secondo me no, anzi, ho puntato
ad enfatizzare proprio questa cosa per generare un senso di fastidio
all’ascoltatore, come quasi a volergli far aprire gli occhi e fargli capire che
sta vivendo la vita che per lui hanno scelto. Ci hanno ridotti a prodotti di
mercato, siamo le fabbriche di noi stessi, prodotti della nostra stessa vita,
siamo troppo impegnati a fare la fila alla nuova uscita dell’Iphone e a seguire
le partite di calcio che ci dimentichiamo di vivere la nostra vita; ci gettano
fumo negli occhi dicendoci cosa mangiare, cosa comprare, con cosa ammalarci e
come curarci, praticamente spargono il male per venderne la cura. Nessuno ha
più un ideale nella vita, un sogno nel cassetto, siamo troppo impegnati a
sopravvivere in questa vita spengendo così le speranze della gente e rendendoci
facili da controllare. Nei testi riverso questo odio per cercare di mandare
messaggi tramite la musica, comunicare qualcosa. Questo è il mio modo di
essere.
Come
e quando hai iniziato a fare musica?

Progetti
passati e progetti futuri?
I progetti passati sono quelli
che hanno un affetto particolare in quanto sono stati i primi lavori veri e
propri. Ricordo che registravamo ovunque capitasse, nei box degli amici, in
vecchi garage, in camera nostra, intanto in cucina i tuoi si tiravano i piatti (scherzo!),
anche se fra una registrazione e l’altra c’era di tutto. Poi nel tempo abbiamo
deciso di iniziare a fare qualcosa di più concreto per presentare un progetto
più sano, così ci siamo iniziati ad avvicinare ai primi studi di registrazione e
abbiamo cominciato con i primi live. Quando era possibile, partecipavamo come
collettivo, altre volte partecipavo da solo, volevo immergermi totalmente in
quest’ambiente, così mi iniziai ad iscrivere alle battle di freestyle, contest
di tracce, e andare a suonare in qualsiasi live capitasse; ero spinto dalla
passione e non importava se ero da solo o con qualcuno che venisse a
supportarmi, l’obiettivo era quello di colpire con la musica, entrando sul
palco come anonimo e scendendo magari ricevendo i complimenti da chi era ad
ascoltare, nessuno magari a fine serata ricordava il mio nome, ma lo sforzo era
ripagato con il guadagno del rispetto della gente. Così facendo ho iniziato ad
allargare il mio giro di amicizie conoscendo sempre più gente e ricevendo
inviti a suonare alle jam, più di una volta sono partito da solo da Roma per
andare a suonare in Abruzzo, mi buttavo sul Cotral con le cuffie, solo io e la
musica per tutto il viaggio, per andare a suonare a 240 km di distanza di
fronte a un pubblico che non sapeva minimamente chi io fossi, il tutto a spese
mie, ma non importava, quello che mi importava era avere un palco dove potermi
esibire.
Progetti futuri ce ne saranno sicuramente, per ora non ho nulla in cantiere, il disco è uscito solo da pochi giorni e l’obiettivo è quello di portarlo live in più zone possibili d’Italia e spingerlo a dovere, spingere il messaggio contenuto in esso. Non escludo comunque un sequel.
Progetti futuri ce ne saranno sicuramente, per ora non ho nulla in cantiere, il disco è uscito solo da pochi giorni e l’obiettivo è quello di portarlo live in più zone possibili d’Italia e spingerlo a dovere, spingere il messaggio contenuto in esso. Non escludo comunque un sequel.
Dove possiamo
seguirti/ascoltarti?
Per rimanere aggiornati sui
prossimi progetti date live e altro potete seguirmi sulla pagina facebook,
appunto per rimanere in tema di social (ride, ndr), ma, soprattutto,
partecipate alle serate che organizzano e supportate questa cultura!
A questo punto penso vi sarete anche rotti le scatole di sentirmi parlare! Se invece siete arrivati fino a questo punto dell’intervista vuol dire che forse ho lasciato un messaggio o qualcosa a chiunque la stia leggendo. Bella ragazzi, grazie per lo spazio sul vostro sito e per la chiacchierata, è stato un piacere! Alla prossima!
A questo punto penso vi sarete anche rotti le scatole di sentirmi parlare! Se invece siete arrivati fino a questo punto dell’intervista vuol dire che forse ho lasciato un messaggio o qualcosa a chiunque la stia leggendo. Bella ragazzi, grazie per lo spazio sul vostro sito e per la chiacchierata, è stato un piacere! Alla prossima!
Qui sono elencati i link per lo streaming e
l’acquisto dell’album Nitrologia:
Per ascoltarlo gratis su YOUTUBE
Per ascoltarlo gratis su SPOTIFY
Per acquistarlo da GOOGLE PLAY
Per acquistarlo da I-TUNES
Per acquistare la copia fisica BIGCARTEL
Non perdere nessuna intervista: seguici su Storici&Salottiere!
Sher
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