Facciamo prima a dire cos'hanno in comune: titolo, esseri umanoidi che possono essere considerati vampiri o zombie, il personaggio sostanzialmente solo. E basta. Cambia perfino il senso generale della storia. Mi ricordo che, guardando il finale del film, la mia mente malata aveva pensato: "Ma non ha tantissimo senso, eh". Ho capito solo dopo aver letto il libro perché. Va da sé che ciò che sto per scrivere è uno SPOILER grande quanto una casa…
Sia film che libro trattano la storia di uomo, l'unico sopravvissuto della sua razza a causa di un morbo. Nel film, il morbo è scatenato dalla "cura contro il cancro" mentre nel libro da un non precisato batterio. I risultati di questo morbo sono, nel film, zombie mostruosi; nel libro, dei veri e propri vampiri che temono la luce del sole e l'aglio. Il povero Robert Neville è immune, sia nel libro che nel film. Ed è completamente solo, tranne per un cane che nel libro è un randagio diffidente mentre nel film è il cane domestico della famiglia Neville. Nel film, Robert cerca una cura, nel libro prova a sopravvivere e basta.
Ritorniamo agli umanoidi, che è la differenza che può sembrare a prima vista più sciocca, ma in realtà è quella più mastodontica. Nel film sono regressi ad uno stato quasi animalesco mentre nel libro sono intelligenti come gli esseri umani (in realtà, ci sarebbe anche un finale alternativo del film che fa presagire una futura evoluzione degli zombie proprio come nella sua controparte cartacea). Nel film, quindi, il loro obiettivo è solamente quello di mangiare e dormire, ovvero le necessità base di ogni animale, anche se sono in grado di provare affetto o almeno una sorta di attaccamento, per i loro simili. Nel libro, invece, sono evoluti, hanno proprietà di linguaggio e sono abbastanza intelligenti da creare una struttura societaria simile a quella pre-apocalisse, con il dichiarato intento di gettare le fondamenta per una nuova esistenza non più basata sul genere umano ma sui vampiri, che sono a tutti gli effetti la nuova razza dominante del pianeta.
Afferrata la differenza? Bene, andiamo al finale, dove si comprende meglio questa differenza.
Nel film, Robert Neville è finalmente riuscito a trovare una cura e la dà a un'altra sopravvissuta, la quale si reca verso una delle colonie umane ancora esistenti e qui consegna la cura contro il morbo. Robert Neville diventa così una leggenda per gli umani. La frase "Io sono leggenda" non viene pronunciata dal protagonista, e forse non l'ha neanche mai pensata, quindi il titolo del film mi sembrava un tantino fuori luogo.
Nel libro, Neville viene ingannato e infine catturato dai vampiri. Gli aspetta un'esecuzione pubblica perché tutti hanno paura di lui convinti che, essendo l'unico umano, possa essere una minaccia per la loro sopravvivenza. Il protagonista si rende così conto che le parti si sono invertite, che ormai è lui il "vampiro" mentre i suoi nemici sono diventati "la norma": è lui la leggenda, che verrà alimentata dopo la sua morte. Il titolo, "Io sono leggenda", è così spiegato ed ha un senso non solo logico ma, non saprei come altro definirlo, figo.
Cosa si è perso nella trasposizione cinematografica, quindi? Il film è diventato un prodotto bello e sicuramente fruibile, ma non indimenticabile. Il finale è commovente, ma non mitico. Il romanzo mette in luce la possibilità dell'uomo di essere scalzato dalla cima della catena evolutiva, fa ragionare sulla nostra esistenza passata, presente e futura più del film dove l'umanità, sebbene in pericolo, ha di nuovo la speranza di tornare alla ribalta.
In definitiva sono due prodotti simili, ma allo stesso tempo così diversi che non me la sento di suggerirne uno a scapito dell'altro: se volete intrattenervi, il film andrà benissimo. Se volete pensare, il libro è ciò che fa per voi.
- Ruel
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