martedì 11 agosto 2015

Perché i fumetti fanno bene? Seconda Parte

Dopo la lunga introduzione del primo articolo cercherò ora di essere leggermente (non ci riesco quasi mai) più breve e continuerò nell’esporre il mio personale punto di vista sul perché i fumetti fanno bene. Alla fine, suggerirò la lettura di un altro fumetto.

Nello scorso articolo ho citato un manga tra i consigli: GTO, Great Teacher Onizuka; ebbene oggi ho intenzione di spiegarvi il perché e attraverso le prossime righe, sarò anche in grado di darvi qualche motivazione in più sul perché i fumetti possono essere utili all’accrescimento culturale e dei valori
di ogni singola persona.

Ho letto per la prima volta questo manga a circa undici anni e ne sono rimasto estremamente colpito. Ancora oggi ne custodisco tutti i volumi intatti, gelosamente, come se fossero figli.
La storia è abbastanza semplice: un uomo, Onizuka, che in gioventù è stato un teppista, motociclista e attaccabrighe, diventa professore di una scuola media, più nello specifico di una classe con diversi elementi problematici. Questi ragazzi difficili hanno un pessimo rapporto con i propri insegnanti a tal punto da costringerli a fuggire persino dalla scuola stessa.

Attraverso vari accadimenti, diverse avventure divertenti ma allo stesso tempo ricche di morale, Onizuka riesce a conquistarsi il favore dei suoi studenti, e insegnando loro quello che nessun’altro insegnante ha mai fatto: la vita stessa.

Ora penserete che la trama in sé, raccontata così, risulti banale e che un fumetto, un’arte “minore*”  non possa essere portatore di alti valori e di insegnamenti.
Nulla di più errato.
Dalla lettura di un manga come GTO sono numerose le lezioni che si possono apprendere: il valore dell’amicizia in primis, ma anche il coraggio, la fiducia, la fedeltà e la costanza di realizzare i propri sogni senza mai fermarsi.

In particolare sono due i punti centrali su cui vorrei fermarmi e che desidero descrivere più nel dettaglio: mi piacerebbe spiegare uno dei motti di Onizuka “Ogni uomo deve imparare a pulirsi il culo da solo”; inoltre vorrei analizzare il diverso modo di concepire la scuola del caro professore dai capelli biondi e le sopracciglia nere.

Prima di iniziare la descrizione vorrei sottolineare che sì, certi valori non vengono insegnati unicamente dai fumetti, ma non è questo il punto! La mia intenzione è quella di sfatare il mito del basso livello culturale di quest’arte, e mettere i lettori innanzi ad una verità come questa, ovvero: far capire che i fumetti sono dispensatori di valori e insegnamenti mi sembra un ottimo inizio.

Ora, invece, concentrandoci sul primo punto, “Ogni uomo deve imparare a pulirsi il culo da
solo”. Posso dire che mai frase fu coniata in maniera tanto coincisa e perfetta. Il significato? Ma è semplice, ogni persona è responsabile delle proprie azioni e deve imparare, assolutamente, a risolvere i propri problemi autonomamente, poiché solo in questo modo sarà in grado di crescere, migliorarsi, e maturare. Un concetto semplice, quasi naturale, ma provate a rifletterci per un secondo, quanti veramente seguono questo dogma?

GTO, pone spesso il lettore di fronte a questa “legge”, esortandolo, invitandolo a prenderla per vera e a metterla in pratica. Una cosa non proprio da poco, mica tette e culi al vento messi per alzare il numero di “spettatori”?

Concentrandoci sul secondo punto ci sarebbero tantissime cose da dire ma cercherò di concentrare il tutto in una frase: la scuola può essere divertente. In tutto il manga Onizuka presenta ai suoi alunni un modo differente di far scuola, attraverso il divertimento, l’avventura, la spericolatezza e la spensieratezza che può insegnar loro al di là delle semplici nozioni scolastiche. Ciò che il professore biondo cerca di fare con la sua “riforma scolastica” è insegnare ai ragazzi quella che è la vita vera, concreta, con le sue difficoltà, complessità e con i suoi momenti felici. Qualcosa insomma di più delle materie che si apprendono dai libri.
Vash de Stampede, Trigun

Ma di valori i fumetti ne trasmettono tanti, elencare esempi per ogni valore sarebbe un lavoro a tempo pieno ed infinito, ma vi assicuro che leggere un fumetto non può lasciare mai indifferenti a certe tematiche. Dipende ovviamente dalle sensibilità, ma è certo che in ogni lettore resta sempre qualcosa dopo un’attenta lettura, qualcosa da rielaborare, far proprio e magari da prendere come modello.

La domanda conclusiva è: i fumetti fanno bene perché possono modellare il comportamento, insegnare valori e quindi definirci come persone? La risposta è ovviamente .

S.M. Ottaiano

P.S.
Il fumetto consigliato è Trigun! Assolutamente da leggere, di valori ne è pieno.

*questo è uno stereotipo che lo scrittore dell'articolo ha preso in esempio, non l'opinione dello scrittore o del blog ndr

Nessun commento:

Posta un commento