Sto parlando dell’ ”Hanami”, l’usanza tipicamente giapponese legata alla fioritura dei ciliegi, i sakura.
Un evento che attira migliaia di turisti ma, soprattutto, gli abitanti del posto: le strade si colorano di bianco e rosa confetto, il profumo sprigionato invade l’aria e la primavera si fa strada dopo il lungo e freddo inverno. Tutti con il naso all'insù per godere appieno della fugace fioritura: infatti, il fenomeno ha una durata brevissima; solo qualche giorno per rimanere estasiati di fronte all'incredibile bellezza della natura.
Non solo fiori: il forte simbolismo
I Sakura hanno un valore simbolico molto importante per la popolazione giapponese: la breve durata e la delicatezza dei fiori hanno il significato dell’estrema fragilità che caratterizza l’albero, nonostante il valore più alto sia rappresentato dalla rinascita e dalla bellezza fugace. Simbolo di buon auspicio per gli studenti, il Sakura incarna i valori dei Samurai, dal coraggio all'onestà alla purezza d’animo, sempre pronto a perdere la vita in battaglia, con la stessa facilità con cui i delicati fiori si staccano dai rami.
Dal Giappone all'Italia, alla scoperta dei luoghi della fioritura
Avenue of Cherry Trees by Hiroshi Yoshida (1935) |
I luoghi più famosi in cui l’Hanami è celebrato sono Tokyo e Kyoto, dove si festeggia con picnic all’ombra dei sakura e manifestazioni culturali che si estendono fino alla sera per diversi giorni, ma si può ammirare anche in Cina e in Corea.
Anche in Italia la fioritura dei ciliegi è apprezzata, tanto che nel parco lago dell’EUR, a Roma, è possibile passeggiare tra i sakura direttamente donati dal primo ministro giapponese Nobusuke Kishi, in visita in Italia nel 1959.
Un evento a cui partecipare almeno una volta nella vita… Si spera!
- Sher
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