Siamo arrivati alla 2^ parte e, come promesso, oggi parleremo della scaletta e della raccolta materiali. Niente di grave, basta avere metodo e rispettarlo.
Scaletta o divisione della tesi
Questo metodo vale soprattutto per le tesi triennali. Per le tesi magistrali, riapplicatelo per il numero delle parti in cui dividerete le tesi (quelle magistrali solitamente si dividono in parti, ognuna delle quali in capitoli. Le tesi da triennale direttamente in capitoli).
Figuratevi la vostra tesi divisa in 4/5 capitoli più introduzione e conclusione, di cui vi occuperete alla fine di tutto.
La divisione in capitoli dovrà essere più o meno così:
a triangolo rovesciato o a imbuto, cioè dal generale allo specifico.
Solitamente si parte con un'infarinatura di teoria generale e si arriva al capitolo finale in cui riassumete tutte le vostre conoscenze in qualcosa di empirico. Un questionario, un'analisi fonetica, un'intervista... I primi 3 capitoli dovranno preparare il lettore a questo.
es.:
1) cos'è una foresta;
2) la nascita dell'ecologia, ambientalisti degli anni '60;
3) le norme attuali;
4) questionario sull'ecologia all'università di Mario Rossi.
Fatevi aiutare dal relatore, avere la sua approvazione all'inizio vi garantirà di non dover rifare tutto da capo alla fine.
Raccolta materiali
Ricordate la lista che vi ho fatto fare la volta scorsa, con gli indirizzi delle biblioteche e dei siti da consultare? Mettetevi l'anima in pace e iniziate a cercare i libri che vi ha dato il relatore. Potete consultare i cataloghi delle biblioteche della lista da casa, così vi risparmiate qualche viaggio a vuoto. Questi cataloghi si chiamano tutti OPAC.
Se il professore non vi ha dato titoli di libri, utilizzate la ricerca tematica dell'OPAC per avere un'idea dei libri disponibili sull'argomento della vostra tesi.
Non sottovalutate la bibliografia delle tesi con argomento simile al vostro. potreste prendere ispirazione da quelle stesse fonti.
Prossima puntata: la crisi durante la scrittura della tesi
- Lynn
Per la prima puntata, qui
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