Certi segreti devono restare tali. È ciò che pensa Thomas Foster, un uomo dall'animo complicato, con un passato doloroso e un presente difficile. A quarantadue anni si ritrova a un passo dal fallimento e non sa come uscirne. Tutto sembra perduto fino a quando non vede lei: una ragazza triste dagli stupendi occhi verdi. La osserva da lontano per giorni, mentre solitaria e malinconica prende la funivia per Manhattan, ma non trova il coraggio di parlarle. Quando si decide a farlo, lei sparisce. Quell'incontro non incontro ha su di lui un effetto del tutto inaspettato e gli fa ritrovare la voglia di combattere. Deciso a parlare alla ragazza triste, torna più volte nel luogo dell’incontro, senza mai rivederla. Ma si sa, il destino muove fili misteriosi e così, cinque anni più tardi, lei torna nella sua vita e Thomas decide che non la lascerà sparire di nuovo tra la folla."Prima di noi" è il romanzo d'esordio di Aida Dumond, pseudonimo dell'autrice C.P., con la quale ho scambiato quattro chiacchiere per far conoscere la storia del misterioso Thomas Foster che si intreccia a quella di una giovane donna dal passato altrettanto travagliato. Buona lettura!
1) "Prima di noi" è il tuo primo romanzo. Come è nato?
Direi per caso, molti anni fa. Non ricordo nemmeno quando ma direi circa dieci anni fa, per poi vedere la luce lo scorso anno. L'ispirazione è arrivata da una scena di un film che neanche ricordo e che nel tempo ha preso corpo, ma il percorso è stato lungo e difficile.
Copertina del romanzo |
Thomas è il più inquieto tra i due. Ha una
personalità multi sfaccettata ed estremamente complessa. Sa essere luminoso e
oscuro con la stessa intensità. È un uomo forte ma ha molte fragilità che
scopriamo pagina dopo pagina. La sua inquietudine però non deriva solo dal suo
temperamento, ha origini molto più complesse. Jacqueline è una donna delusa
dalle persone che amava e che credeva che la amassero. Una di esse l'ha messa
in un grosso guaio dal quale teme di non uscirne mai. Ma in fondo spera ancora
nel futuro, deve solo incontrare chi glielo ricorda. E per fortuna accade.
3) Hanno storie opposte e complesse, ma in qualche modo vicine. Forse è anche per questo che troveranno conforto l'uno nell'altra?
3) Hanno storie opposte e complesse, ma in qualche modo vicine. Forse è anche per questo che troveranno conforto l'uno nell'altra?
Sì, è così. Thomas e Jacqueline si
completano, compensano e confortano. Si sentono feriti e traditi dalla vita e
trovano una sorta di riscatto, di risarcimento, l'uno nell'altra. Tra di loro
c'è un po' di differenza d'età ma sono così affini che non si percepisce. In
Thomas c'è ancora un ragazzo disorientato che Jacqueline comprende e ama
nonostante tutto. E Thomas percepisce il bisogno d'amore e protezione di
Jacqueline ed è pronto ad appagarla come meglio può.
4) Un romanzo che racconta una storia d'amore, ma non è solo questo. Cosa troverà il lettore nel corso delle pagine?
4) Un romanzo che racconta una storia d'amore, ma non è solo questo. Cosa troverà il lettore nel corso delle pagine?
È così, non è solo un romanzo d'amore,
benché sia un ingrediente fondamentale. Il lettore troverà legami d'amicizia
molto forti che lo sorprenderanno, troverà personaggi positivi ma anche persone
abiette. In più, oserei dire, si troverà davanti ad una sorta di romanzo di
formazione a ritroso, conoscerà il passato dei protagonisti e capirà il perché
di molte cose. Capirà come si sentivano perduti prima di loro.
5)"Attraversò di nuovo la stanza e si fermò di fronte a una delle enormi finestre rettangolari fissando lo sguardo su Central Park. Da lassù sembrava quasi una piccola giungla, ma non era che una lingua d'erba in una bocca di cemento. Una volta suo padre l'aveva definito quel che resta del vero mondo e non aveva tutti i torti, sembrava davvero sul punto di essere inghiottito dai grattacieli."
Mi ha colpito questa descrizione di un angolo di New York. Come mai la scelta di questa grande metropoli?
5)"Attraversò di nuovo la stanza e si fermò di fronte a una delle enormi finestre rettangolari fissando lo sguardo su Central Park. Da lassù sembrava quasi una piccola giungla, ma non era che una lingua d'erba in una bocca di cemento. Una volta suo padre l'aveva definito quel che resta del vero mondo e non aveva tutti i torti, sembrava davvero sul punto di essere inghiottito dai grattacieli."
Mi ha colpito questa descrizione di un angolo di New York. Come mai la scelta di questa grande metropoli?
6) In questi anni com'è maturata la storia? Ci sono stati importanti cambiamenti nella trama? Quanto c'è di autobiografico?
In questi anni la trama è cambiata. I
protagonisti sono rimasti sempre gli stessi ma col tempo la storia ha preso una
svolta più intimista. Ci sono stati cambiamenti importanti nei rapporti tra
alcuni protagonisti che hanno dato un'impronta diversa all'intera storia,
facendo nascere dei colpi di scena che spero stupiranno i lettori. In sostanza
la storia si è evoluta, passando dall'essere una storia sentimentale dalle
poche pretese all'essere un romanzo complesso che tocca diversi argomenti,
anche molto delicati. Di autobiografico c'è poco nelle storie dei protagonisti,
ma molto nei loro sentimenti, paure e fragilità. Per inciso, io mi rispecchio
molto in Thomas.
7) Il tuo è un giovane romanzo, essendo stato pubblicato pochi mesi fa. Cosa vuol dire, oggi, essere un'autrice esordiente?
7) Il tuo è un giovane romanzo, essendo stato pubblicato pochi mesi fa. Cosa vuol dire, oggi, essere un'autrice esordiente?
Dipende da che tipo di esordiente stiamo
parlando. Nel mio caso, in quanto autrice autopubblicata, le difficoltà sono
maggiori. Chi viene preso sotto l'ala di una casa editrice può contare su cose
che a me sono estranee -editing, grafica, pubblicità- e quindi è molto
difficile riuscire a farmi notare nello sconfinato oceano di libri pubblicati.
Le mie aspettative non sono mai state esagerate, proprio in virtù di queste
difficoltà delle quali ero conscia, ma ho la convinzione (e magari anche la
presunzione) di avere qualcosa da dire con il mio romanzo che va oltre la
storia in sé, per cui cerco di farmi conoscere tramite i social e i blog. È
dura, non lo nego, ma sogno da sempre di diventare una scrittrice e quando si
crede nel proprio lavoro non si può non combattere per raggiungere il proprio
scopo. È dura, ma lo sono anche io.
8) Nuovi romanzi nel cassetto?
8) Nuovi romanzi nel cassetto?
Oh sì, più di uno. Attualmente ne sto
elaborando uno che si discosta molto da Prima di noi. Ma ho anche intenzione di
scrivere il seguito di Prima di noi, in cui si scopriranno altri segreti e si
chiuderanno delle questioni rimaste in sospeso.
Un vulcano in attività! Ringraziamo Aida
Dumond per la disponibilità e attendiamo le altre pubblicazioni per una nuova
chiacchierata. Di seguito i link per seguirla:
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