Pensando alle grandi personalità del mondo della politica,
dell’economia o della scienza, saltano subito alla mente i nomi di
grandi uomini e grandi donne del passato che hanno fatto la storia,
hanno rivoluzionato il pensiero, sono stati vicino ai bisogni della
popolazione. I famosi grandi miti che ancora oggi resistono al passare
del tempo, come se fossero ancora in vita. Come se oggi non ci fossero
più esempi da seguire.
E invece no.
Esistono, vivono tra noi, credono che il mondo possa davvero migliorare.
Oggi
voglio parlarvi di un uomo, un grande politico dell’Uruguay, Presidente
uscente di una nazione che, negli ultimi anni, è cresciuta, si è
migliorata. Sto parlando di José Alberto Mujica Cordano, meglio
conosciuto semplicemente come Pepe. Un nome semplice, essenziale, come
il suo stile di vita, un nome incisivo come la sua politica.
Finisce
ora il suo mandato presidenziale, dopo cinque anni di politica condotta
nel seno della sobrietà contro il consumismo sfrenato che caratterizza
il ventunesimo secolo.
Tanti sono stati i passi avanti condotti dal
Presidente per il suo Paese, con un occhio sempre rivolto al resto del
mondo: nel 2013 ha legalizzato le droghe leggere, in particolare la
cannabis; ha istituito le unioni tra coppie omosessuali e ottenuto la
depenalizzazione dell’aborto.
Tanti grandi passi avanti per una nazione di neanche tre milioni e mezzo di abitanti.
Un
combattente, sempre in difesa dei suoi ideali. La sua storia comincia
molto prima del mandato presidenziale: militante armato del gruppo
rivoluzionario marxista dei Tupamaros –Movimento di liberazione
nazionale, Pepe si oppose alla dittatura militare che imperversò in
Uruguay dal 1973 al 1985. Fu arrestato e catturato diverse volte, dal
1972 fu trasferito in un carcere militare per tredici anni, molti dei
quali passati in isolamento. Fu proprio questa esperienza a plasmare le
sue idee.
Sobrietà. Parola d’ordine di tutta la sua vita che ha
portato alla crescita dell’economia del Paese con conseguente
diminuzione della povertà. Non solo; la disoccupazione è scesa a tal
punto da stabilire, nel 2014, un record del 6,8%, senza tralasciare
l’importante tema delle energie rinnovabili, in particolare quella
eolica che permetterà al Paese di soddisfare circa il 30% del fabbisogno
energetico.
Sobrietà che si evidenza, soprattutto, nel suo stile di
vita. Pepe, infatti, per tutta la durata del suo mandato ha rinunciato
alla dimora presidenziale, preferendo un’umile fattoria di campagna di
proprietà della moglie, con animali e piccoli orti coltivati. L’auto
presidenziale? Una vecchia Volkswagen Beetle ormai consumata dal tempo.
Come
se non bastasse, Mujica dona quasi tutto l’importo del suo stipendio in
beneficenza, trattenendo appena 500 dollari per il sostentamento.
All’appellativo di “Presidente povero” risponde di non sentirsi tale e
che, anzi, “i poveri sono coloro che lavorano solo per cercare di
mantenere uno stile di vita costoso, e vogliono sempre di più. E’ una
questione di libertà. Se non si dispone di molti beni allora non c’è
bisogno di lavorare per tutta la vita come uno schiavo per sostenerli, e
si ha più tempo per se stessi”.
Inutile sottolineare quanto io
sia affascinata da questo grande uomo, dalle sue idee, dalla sua
politica, dal suo stile di vita. E capisco quanto oggi sia difficile
riuscire a condurre una vita così, all’insegna della povertà materiale,
ma della grandezza di spirito.
Vi lascio con un pensiero del
Presidente che mi ha sempre fatto riflettere e che rileggo spesso.
Perché dovremmo tutti imparare qualcosa da Pepe, il Presidente di tutti.
“Sobrietà.
Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in
Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il
necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non
la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per
guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale
bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e
ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi
essere libero devi essere sobrio nei consumi”.
- Sher
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