sabato 12 marzo 2016

Cosa far leggere ai bambini, una riflessione



Da quando ho finito l'università passo la maggior parte del tempo libero (fin troppo) a leggere.
Divano, cuscino sotto la testa, pila di libri sulla sedia usata come tavolino e si parte. Dalle 14 alle 3 del mattino dopo, se necessario. Con le pause in mezzo per fare la spesa, mangiare, camminare, vivere... e tra un pensiero e l'altro mi è venuto in mente mio cugino, che chiameremo C.

Quando eravamo piccoli passavamo molto tempo insieme, vacanze estive e week end a caso durante l'arco dell'anno. Io come al solito cercavo libri da leggere in una casa che aveva solo fumetti di Dylan Dog e classici come Cuore o Piccole Donne. Purché avesse qualcosa di stampato sopra, andava bene.
C. invece odiava la lettura.

Suo padre, mio zio, aveva preso l'incredibile decisione di obbligarlo a leggere dai 30 ai 60 minuti al giorno. Già la parola obbligo mi fa venire i brividi! La lettura non dovrebbe essere un'imposizione, bensì un passatempo piacevole, una fuga dalla realtà, un hobby. Quello fu il suo primo sbaglio.

Il secondo? I libri obbligatori da leggere, e ricordo che mio cugino aveva circa 11-12 anni, erano: Il Codice da Vinci di Dan Brown. La fattoria degli animali di George Orwell.

Il mio pensiero: la fattoria degli animali l'ho letta per intero al liceo, come 'compito' di filosofia. Perché un bambino di 11 anni dovrebbe trarne godimento? Per non parlare della copertina, una donna che slinguazza un maiale. Ho avuto gli incubi dal primo momento in cui l'ho vista.
Allora sì, la lettura diventa una tortura.
La copertina da incubo
Ci vorrebbe un corso di educazione all'educazione alla lettura.
I libri vanno affrontati a gradi, bisogna spiegare che le pagine nascondono un mondo, non una serie di lettere da leggere e dimenticare. Bisogna insegnare che c'è un'intera vita dietro il significato di un'opera.
Non sto dicendo "Peppa Pig per tutti!". Un buon esempio di avvio alla lettura per esempio è il Piccolo Principe. Lunghezza giusta, semplice, per sognatori... oppure Harry Potter.
In ogni caso, la bibliotecaria o libraia del paese saprà sicuramente consigliare al meglio.

Un libro che leggerei anche ora
Ora che ci penso, tra i primi libri che ho letto c'era quello di Bertoldo, che morì perché il re Alboino non gli fece mangiare rape e fagioli, ma solo cibo raffinato. E lui era un tipo rustico. Non so che insegnamento posso averci tratto, ma questa è un'altra storia...
In questa tomba tenebrosa e oscura,
Giace un villan di sì deforme aspetto,
Che più d'orso che d'uomo avea figura,
Ma di tant' alto e nobil'intelletto,
Che stupir fece il Mondo e la Natura.
Mentr' egli visse, fu Bertoldo detto,
Fu grato al Re, morì con aspri duoli
Per non poter mangiar rape e fagiuoli.
- Lynn


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