martedì 19 gennaio 2016

#PilloleMusicali: Un tuffo nella cultura hippie attraverso la memoria di Janis Joplin

“Don’t compromise yourself, you’re all you’ve got”.

Janis Joplin, regina indiscussa del blues negli anni migliori per la storia della musica, nasce negli USA nel 1943 e alla fine degli anni Sessanta emerge con il suo inimitabile timbro vocale come cantante della band Big Brother and the Holding Company. A soli 27 anni, nel 1970 pochissimo tempo dopo la morte del chitarrista Jimi Hendrix, la drammatica notizia della morte di Janis, a causa di un’overdose di eroina, apice di una vita, seppur breve, di eccessi. Come prosecuzione dello spirito libero quale era, la cantante viene cremata e le ceneri disperse nell’Oceano Pacifico. Neanche l’ha morte è riuscita a tenerla ancorata in un luogo.

Oggi, 19 Gennaio 2016, avrebbe compiuto 73 anni.

Figlia a pieno titolo della cultura hippie, ad appena vent’anni scappa di casa, oppressa da un’adolescenza colma di complessi, e cerca rifugio nel mondo della musica. Approda a San Francisco, dove viene reclutata come voce femminile del gruppo esordiente Big Brother and the Holding Company. Sono anni d’oro e così, tra tour negli Stati Uniti e approvazione dalla critica, Janis lascia la band per intraprendere la carriera solista. Siamo nel 1968, l’apice dell’esplosione della generazione hippie, tra ribellione, droghe e amore libero e senza regole. Janis, nonostante non rientrasse tra gli standard ufficiali dei canoni di bellezza, diviene un sex-symbol grazie alla sua sensualità selvaggia.
Janis Joplin con la band Big Brother and the Holding Company
 
Supportata dalla band  Kozmic Blues Band, la Pearl girl pubblica il primo album per la Columbia: “I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama”.  Agli inizi degli anni Settanta, finalmente innamorata, dopo anni persi in storie sentimentali senza futuro, forma un nuovo gruppo, la Full-Tilt Boogie Band con la quale pubblica un album che la consacrerà definitivamente come regina del blues: “Pearl”, il soprannome con cui la chiamavano gli amici. Proprio in quel momento, quando decide di “mettere la testa apposto”, l’eroina le tira l’ultima, definitiva mossa, portandola con sé per sempre, appena prima della pubblicazione dell’album.
Definitiva, benevolmente, come una “strega in grado di incantare il pubblico”, Janis si distinte per la sua voce fuori dal comune, graffiante, ma profonda come l’Oceano che l’ha accolta; straziante, ma allo stesso tempo dolce come miele.
Ecco una personale lista dei dieci brani più belli di Janis Joplin. Brividi. Brividi allo stato puro.

1) Cry Baby, 1970, album Pearl
2) Mercedes Benz, 1970, album Pearl
3) Summertime, 1968, album Cheap Thrills
4) I need a man to love, 1968, album Cheap Thrills
5) Kozmic Blues, 1969, album I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama!
6) Piece of my heart, 1968, album Cheap Thrills
7) To love somebody, 1969, album I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama!
8) Maybe, 1969, album  I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama!
9) Bye, Bye Baby, 1967, album Big Brother and the Holding Company
10) Little Girl Blue, 1969, album I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama!  



Grazie, piccola Janis, per farmi ancora sognare e ballare!


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- Sher

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