lunedì 12 ottobre 2015

Antonella Maggio. 'Manchi solo tu' tra gli artisti del salotto

1) Ciao Antonella, grazie per aver accettato il nostro invito! Confesso che uno dei motivi per cui ho pensato di intervistarti è che la tua storia personale sembra quasi una favola dell’era 2.0…
Ciao Chiara, io ringrazio te e il Blog Storici & Salottiere. Non sei la prima che considera una favola la mia storia personale e le storie che poi propongo ai lettori. Mi piace credere che la mia esperienza possa infondere coraggio e voglia di tentare a chi coltiva la mia stessa passione.
L'autrice

2) Qual è stata la scintilla che ha dato vita alla tua voglia di scrivere? E quando hai deciso (posto che queste cose si possano decidere!) che nella tua vita ci sarebbe stato un romanzo?
La voglia di scrivere è nata con me, da piccola mi bastava una penna di colore blu e un foglio per essere felice. Il mio primo romanzo risale a otto anni fa. Ricordo solo che una mattina mi sono svegliata con una storia nella testa e il bisogno di metterla nero su bianco. È iniziato tutto quel giorno.

3) Profumo d’Amore a New York parla di una ragazza olandese a New York: come è nato il connubio fra la terra dei tulipani e la Grande Mela?
Profumo d’amore a New York ha visto la luce dopo il mio primo viaggio fuori dall’Italia, ad Amsterdam. Sarebbe stato più facile scrivere una storia ambientata per intero in Olanda, visto che a New York non ci sono mai stata, ma nel momento in cui ho cominciato le mie ricerche, ho rispolverato anche un po’ di storia. Non ho ambientato il racconto a New York perché “fa figo!”, semplicemente quella che oggi noi chiamiamo New York, nasceva come New Amsterdam. Inoltre la mia protagonista aveva necessità di abbandonare la sua vecchia vita… quante volte si pensa all’America per costruire un futuro migliore?

4) Si dice che tra le righe dei romanzi, spesso, si nasconda molta autobiografia. Quanto ti somiglia Sofie da uno a dieci?
Sofie mi assomiglia molto, in lei ci sono le mie paure del passato e magari un po’ del mio cattivo caratteraccio di adesso!

5) Dopo Profumo d’Amore a New York, che presto diventerà un libro “in carne e carta”, è arrivato Manchi solo tu, dove tratti un tema molto attuale e delicato. Cosa ti ha dato l’ispirazione per questo nuovo lavoro?
In Manchi solo tu parlo del desiderio di maternità e della fecondazione assistita, temi molto delicati come dici tu e argomenti che mi toccano da vicino. Donny, la protagonista della mia storia, ha molto di me, anzi sono io quasi in tutto. Questa volta ci sono andata con i piedi di piombo nella narrazione, anche se in tutti i miei scritti non manca mai l’ironia perché cerco di affrontare tutti i problemi della vita con un bel sorriso stampato sulla faccia.

6)  Sei molto legata alle tematiche del mondo femminile, alla nostra sensibilità, alle nostre insicurezze e ai nostri sogni. I tuoi prossimi progetti seguiranno questa strada o potrebbe esserci una svolta verso altri generi?
Ho preso a cuore il mondo delle donne durante un periodo difficile per la mia salute, ho scoperto una forza che non avrei mai creduto possibile e di qui, il desiderio di infondere coraggio a tutte le donne. Nei miei prossimi progetti firmati Butterfly Edizioni continuerò a presentare protagoniste femminili o temi di attualità, anche se segretamente medito di cimentarmi con il genere storico.

7) Ad una sognatrice come te non posso non chiedere come si vede fra dieci anni!
Domanda di riserva? Tra dieci anni mi piacerebbe avere una casa tutta mia, un cane e dei bambini a cui leggere le mie favole.

8) Prima di salutarci, un consiglio per chi, come te, coltiva con passione il sogno di scrivere.
La prima cosa da fare è credere in se stessi, in quello che si scrive. Poi viene l’umiltà, anche se per certi versi, quella dovrebbe essere la prima cosa, non bisogna mai dare nulla per scontato, mai sentirsi arrivati o perfetti, accettare le critiche costruttive e collaborare quando si lavora ad esempio con un editore, fidarsi e affidarsi a chi ha più esperienza. Ribadisco i miei ringraziamenti e faccio un grosso in bocca al lupo a chi cerca di entrare nel mondo dell’editoria. Non è semplice, a volte non è un mondo pulito e spesso fa paura, ma noi esseri umani siamo fatti per combattere, sempre!

Chiara Franchi

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