Ho consultato altri colleghi/coetanei che sono nella mia stessa situazione ed ecco le frasi più belle uscite davanti a vari caffè.
- Mi fingo morta e mi nascondo nelle valli.
- Non posso sparire? Puf! Col teletrasporto!
- Calma. Uccidere è ancora illegale.
- Ma chi me l'ha fatto fare? Non potevo fare il cuoco? È più creativo!
- Voglio solo sbattere la testa contro il tavolo.
- Era meglio se aprivo una pasticceria.
- Era meglio se andavo a lavorare in miniera.
- Tanto la tesi non serve a niente.
- Perché devo discutere? Consegno e basta. Possono bruciarla la tesi. È anche stagione di caminetto.
- Vado in Grecia ad allevar capre e coltivare i pomodori.
Insomma, siamo tutti concordi che tesi equivale a stress, mal di testa e influenza se scritta in stagione invernale.
Nessuno inizia abbastanza presto, tutti si ritrovano con un capitolo da scrivere, riscrivere o ricreare due giorni prima della stampa. Potrebbe essere matematico.
I professori magari vanno all'estero per conferenze, o hanno altri laureandi che implorano attenzione.
Sì, si può dire: è una lotta al colosseo. Siamo tutti gladiatori dell'educazione, pronti a combatterci a vicenda per un pollice in su e un 90/110.
E ovviamente questo articolo è ricco di luoghi comuni e frasi senza senso.
Tra qualche giorno riprendo con gli argomenti seri. Promesso.
- Lynn
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