mercoledì 5 ottobre 2016

"Prima di noi", l'esordio di Aida Dumond nella città che non dorme mai


Certi segreti devono restare tali. È ciò che pensa Thomas Foster, un uomo dall'animo complicato, con un passato doloroso e un presente difficile. A quarantadue anni si ritrova a un passo dal fallimento e non sa come uscirne. Tutto sembra perduto fino a quando non vede lei: una ragazza triste dagli stupendi occhi verdi. La osserva da lontano per giorni, mentre solitaria e malinconica prende la funivia per Manhattan, ma non trova il coraggio di parlarle. Quando si decide a farlo, lei sparisce. Quell'incontro non incontro ha su di lui un effetto del tutto inaspettato e gli fa ritrovare la voglia di combattere. Deciso a parlare alla ragazza triste, torna più volte nel luogo dell’incontro, senza mai rivederla. Ma si sa, il destino muove fili misteriosi e così, cinque anni più tardi, lei torna nella sua vita e Thomas decide che non la lascerà sparire di nuovo tra la folla.
"Prima di noi" è il romanzo d'esordio di Aida Dumond, pseudonimo dell'autrice C.P., con la quale ho scambiato quattro chiacchiere per far conoscere la storia del misterioso Thomas Foster che si intreccia a quella di una giovane donna dal passato altrettanto travagliato. Buona lettura!

1)
"Prima di noi" è il tuo primo romanzo. Come è nato?

Direi per caso, molti anni fa. Non ricordo nemmeno quando ma direi circa dieci anni fa, per poi vedere la luce lo scorso anno. L'ispirazione è arrivata da una scena di un film che neanche ricordo e che nel tempo ha preso corpo, ma il percorso è stato lungo e difficile.

Copertina del romanzo
2) Un percorso lungo che ha dato vita a una travagliata storia d'amore, dai retroscena non banali, tra Thomas e Jacqueline, due anime inquiete che si incontrano -e poi si rincontrano- tra le strade affollate della città che non dorme mai, New York. Parlaci di loro.
Thomas è il più inquieto tra i due. Ha una personalità multi sfaccettata ed estremamente complessa. Sa essere luminoso e oscuro con la stessa intensità. È un uomo forte ma ha molte fragilità che scopriamo pagina dopo pagina. La sua inquietudine però non deriva solo dal suo temperamento, ha origini molto più complesse. Jacqueline è una donna delusa dalle persone che amava e che credeva che la amassero. Una di esse l'ha messa in un grosso guaio dal quale teme di non uscirne mai. Ma in fondo spera ancora nel futuro, deve solo incontrare chi glielo ricorda. E per fortuna accade.

3) Hanno storie opposte e complesse, ma in qualche modo vicine. Forse è anche per questo che troveranno conforto l'uno nell'altra?
Sì, è così. Thomas e Jacqueline si completano, compensano e confortano. Si sentono feriti e traditi dalla vita e trovano una sorta di riscatto, di risarcimento, l'uno nell'altra. Tra di loro c'è un po' di differenza d'età ma sono così affini che non si percepisce. In Thomas c'è ancora un ragazzo disorientato che Jacqueline comprende e ama nonostante tutto. E Thomas percepisce il bisogno d'amore e protezione di Jacqueline ed è pronto ad appagarla come meglio può.

4) Un romanzo che racconta una storia d'amore, ma non è solo questo. Cosa troverà il lettore nel corso delle pagine?
È così, non è solo un romanzo d'amore, benché sia un ingrediente fondamentale. Il lettore troverà legami d'amicizia molto forti che lo sorprenderanno, troverà personaggi positivi ma anche persone abiette. In più, oserei dire, si troverà davanti ad una sorta di romanzo di formazione a ritroso, conoscerà il passato dei protagonisti e capirà il perché di molte cose. Capirà come si sentivano perduti prima di loro.

5)"Attraversò di nuovo la stanza e si fermò di fronte a una delle enormi finestre rettangolari fissando lo sguardo su Central Park. Da lassù sembrava quasi una piccola giungla, ma non era che una lingua d'erba in una bocca di cemento. Una volta suo padre l'aveva definito quel che resta del vero mondo e non aveva tutti i torti, sembrava davvero sul punto di essere inghiottito dai grattacieli."
Mi ha colpito questa descrizione di un angolo di New York. Come mai la scelta di questa grande metropoli?
Sono felice che ti piaccia, piace molto anche a me. Credo che New York più di altre città sia il luogo ideale per essere teatro di storie complesse. Forse per la sua conformazione - sai, le isole... - o per la sua mitica frenesia. Qualcuno lo spiegherà anche a fine storia, rivelando un segreto inaspettato. La mia comunque non è stata una scelta dettata dalla moda, molte storie sono state ambientate nella Grande Mela, io la scelsi già un decennio fa.

6) In questi anni com'è maturata la storia? Ci sono stati importanti cambiamenti nella trama? Quanto c'è di autobiografico?
In questi anni la trama è cambiata. I protagonisti sono rimasti sempre gli stessi ma col tempo la storia ha preso una svolta più intimista. Ci sono stati cambiamenti importanti nei rapporti tra alcuni protagonisti che hanno dato un'impronta diversa all'intera storia, facendo nascere dei colpi di scena che spero stupiranno i lettori. In sostanza la storia si è evoluta, passando dall'essere una storia sentimentale dalle poche pretese all'essere un romanzo complesso che tocca diversi argomenti, anche molto delicati. Di autobiografico c'è poco nelle storie dei protagonisti, ma molto nei loro sentimenti, paure e fragilità. Per inciso, io mi rispecchio molto in Thomas.

7) Il tuo è un giovane romanzo, essendo stato pubblicato pochi mesi fa. Cosa vuol dire, oggi, essere un'autrice esordiente?
Dipende da che tipo di esordiente stiamo parlando. Nel mio caso, in quanto autrice autopubblicata, le difficoltà sono maggiori. Chi viene preso sotto l'ala di una casa editrice può contare su cose che a me sono estranee -editing, grafica, pubblicità- e quindi è molto difficile riuscire a farmi notare nello sconfinato oceano di libri pubblicati. Le mie aspettative non sono mai state esagerate, proprio in virtù di queste difficoltà delle quali ero conscia, ma ho la convinzione (e magari anche la presunzione) di avere qualcosa da dire con il mio romanzo che va oltre la storia in sé, per cui cerco di farmi conoscere tramite i social e i blog. È dura, non lo nego, ma sogno da sempre di diventare una scrittrice e quando si crede nel proprio lavoro non si può non combattere per raggiungere il proprio scopo. È dura, ma lo sono anche io.

8) Nuovi romanzi nel cassetto?
Oh sì, più di uno. Attualmente ne sto elaborando uno che si discosta molto da Prima di noi. Ma ho anche intenzione di scrivere il seguito di Prima di noi, in cui si scopriranno altri segreti e si chiuderanno delle questioni rimaste in sospeso.

Un vulcano in attività! Ringraziamo Aida Dumond per la disponibilità e attendiamo le altre pubblicazioni per una nuova chiacchierata. Di seguito i link per seguirla:
Prima di noi - Amazon
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- Sher

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